Inseriamo inoltre le dichiarazioni del regista che introdurranno il capitolo II: "Francis Ford Coppola incontra Dracula".
«Mio padre raccontava sempre una vecchia leggenda italiana: diceva che di notte non bisogna mai mettere un neonato nella stessa stanza con una persona anziana, perché se non si è in grado di aiutarlo, la persona anziana succhierà la vita dal corpo del bambino... Dracula rappresenta un fenomeno straordinario: l'idea che anche da morto si possa attingere alla principale forza vitale – il sangue – ed emergere dall'adilà in questa forma predatoria e malvagia».1
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polmoni, e la frenesia si placa. Questo significa essere un vampiro e aver bisogno di sangue. Il sangue è una metafora fondamentale. Anche se oggi la gente non sente una relazione sacramentale con Dio, penso possano capire quanti rinunciano ai legami di sangue per la creazione – per lo spirito creativo, o quello che sia – e divengano come morti viventi. Il vampiro ha perso la sua anima, e ciò può succedere a chiunque».2
1. Francis Ford Coppola, "Finding the Vampire's Soul", in Bram Stoker's Dracula - The Film and the Legend, New York, Newmarket Press, 1992.
2. Tratto da Vito Zagarrio, Francis Ford Coppola, Milano, Il Castoro, 1995.
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