sabato 4 settembre 2010

ESTRATTO... DI SANGUE

Aggiornamento:
il libro sarà disponibile a partire dal prossimo mese di ottobre. La distribuzione coprirà buona parte del territorio nazionale, ma sarà possibile acquistarlo anche online nelle migliori "librerie web" e nel sito ufficiale della casa editrice "Un mondo a parte". A breve i dettagli per la pre-ordinazione.

In attesa della pubblicazione del volume, rendiamo disponibile un breve estratto del capitolo VII: "Analisi critica".

«Prima di avventurarci nell'analisi delle varie componenti che emergono in Bram Stoker's Dracula è forse opportuno mettere a fuoco un dettaglio di particolare importanza: ci si trova, volenti o nolenti, al cospetto di un film d'autore. Non si tratta naturalmente di un giudizio legato a motivazioni soggettive e di gusto personale, ma di una semplice constatazione. Nonostante il grande successo di pubblico, la pellicola ha fin da subito diviso la critica dando luogo ad accese discussioni – legate soprattutto alla presunta fedeltà al romanzo – che, strano ma vero, continuano tuttora; e questo è generalmente ritenuto un buon segno. Che il dibattito persista a oltre quindici anni dall'uscita nelle sale cinematografiche è, per lo meno, un sintomo del fascino e della complessità dell'opera. Ma Dracula, in tal senso, è anche un film “diverso”: perché rifuggendo ma al contempo vezzeggiando la poetica orrorifica che tanto appassiona i fedelissimi stokeriani, mette in scena un insieme di modelli e suggestioni che, per quanto eterogenei, non possono certo lasciare indifferenti. Grazie alla libertà concessa da un genere che spesso dimentica struttura e coerenza narrativa Coppola spazia con leggerezza da omaggi alla storia del cinema a riferimenti artistici e filosofici; inserisce nella vicenda componenti melodrammatiche e di natura sessuale; trasforma il libro di Stoker in una fiaba romantica; e, in alcune circostanze, diventa prolisso senza tuttavia annoiare. Infarcisce il film di citazioni e trucchi da spettacolo di magia che sottintendono una lucida analisi del regno illusionistico pre-cinematografico; e rilegge la figura del conte vampiro con un coraggio che, nonostante alcune critiche velenose, verrà premiato dai risultati del botteghino. Non un semplice horror, dunque; né una semplice love story. Un film d'autore, appunto, in cui il regista visionario per eccellenza lascia libero sfogo alla propria creatività con risultati altalenanti ma sempre incredibilmente originali e affascinanti.
[...]»

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